Attivato il Protocollo Distrettuale Contrasto all’impatto Ondate di Calore – 15 Maggio 2024 – 15 Settembre 2024


16 Maggio 2024|6 Minuti

Nell’ambito dei Piani di Zona per il Benessere e la Salute dei cittadini del Distretto Sud Est di Ferrara è stato attivato, in continuità con le annualità precedenti, il Protocollo Distrettuale per la prevenzione del disagio bioclimatico operativo dal 15 maggio al 15 settembre 2023 e che prevede azioni a prevenzione ed a contrasto dell’eventuale impatto relativo alle ondate di calore che negli ultimi anni hanno caratterizzato i nostri territori durante il periodo estivo.

Il protocollo prevede la messa in rete di diversi soggetti istituzionali e non, tra cui il volontariato e l’associazionismo locale, al fine di dare supporto alla popolazione anziana con particolare riferimento alle persone che vivono in condizioni di isolamento e fragilità.

L’attività si sostanzia in interventi di teleassistenza ad opera di operatori competenti al fine di supportare l’anziano con azioni di:

  • la diffusione delle informazioni condivise con ASL ed Enti Locali sulla prevenzione e la gestione dei problemi riguardanti le ondate di calore e più in generale i temi della salute e le iniziative che si tengono nel territorio in cui risiedono gli anziani coinvolti;
  • la diffusione del contenuto dei bollettini di previsione del rischio calore comunicati dall’AUSL in seguito agli allarmi della Protezione civile (sito ARPA);
  • la valutazione e la raccolta del bisogno sociale segnalando l’eventuale necessità di intervento ai servizi indicati dai Comuni, in particolare le Associazioni che offrono servizio di assistenza alle persone.

ASP Eppi-Manica- Salvatori ed i Comuni dell’Unione delle Valli e Delizie sono parte attiva del Protocollo Distrettuale

Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione. Un’ondata di calore è definita in relazione alle condizioni climatiche di una specifica città e non è quindi possibile individuare una temperatura-soglia di rischio valida a tutte le latitudini.

Il colpo di calore, o Ipertermia, è un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica in particolari condizioni climatiche: caldo molto intenso, alti tassi di umidità, mancanza di ventilazione. La presenza di tali condizioni può alterare i meccanismi deputati alla termoregolazione, con la conseguenza che il nostro organismo non riesce a disperdere il calore interno, come accade normalmente per mezzo della sudorazione e della vasodilatazione cutanea. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte.

La disidratazione è una condizione che si manifesta quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella assunta. Normalmente si devono assumere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno.
L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando:

  • è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione
  • si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea
  • una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete, come nel caso di bambini piccoli ed anziani.
  • in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi).

(Fonte Ministero della Salute)

Le linee guida regionali e gli interventi di sostegno 

Dal 2004 la Regione Emilia-Romagna ha individuato linee guida per ridurre l’impatto di eventuali ondate di calore, attraverso una serie di interventi di sostegno, rivolti in particolare alle persone più fragili. Risentono, infatti, degli effetti del caldo soprattutto le persone anziane, chi è affetto da malattie croniche, le persone che vivono sole, chi si trova in condizioni socioeconomiche disagiate.

In base alle linee guida regionali, le Aziende Usl e i Comuni, con la collaborazione del volontariato e del terzo settore, costruiscono piani locali di azione anti-caldo.

Su tutto il territorio regionale è disponibile inoltre un sistema di previsione del “disagio bioclimatico” gestito da ARPAE Emilia-Romagna, consultabile all’indirizzo internet Rischio calore — Arpae Emilia-Romagna, dove si possono trovare altre informazioni utili su gruppi a rischio, consigli pratici per fronteggiare l’emergenza caldo, gli effetti sulla salute.

A livello locale vengono individuate le situazioni a rischio, in particolare delle persone non note ai servizi, attraverso una collaborazione strutturata dei medici di famiglia, dei Presidi ospedalieri e dei Servizi sociali dei Comuni.

Uno strumento di utilità è rappresentato dal numero verde del Servizio Sanitario Regionale: 800 033 033 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00, il sabato dalle 8.30 alle 13.00) che può rispondere alle domande dei cittadini sul problema e può trasferire, sempre gratuitamente per chi chiama, la telefonata all’URP dell’Azienda Sanitaria di riferimento per gli approfondimenti necessari.

https://salute.regione.emilia-romagna.it/notizie/regione/2022/giugno/ondate-di-calore-come-proteggersi